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Memorie dell'Accademia Urbense


Giuseppe Pipino (a cura di), Il Museo Storico dell'Oro Italiano a Predosa (1987 - 1994). Otto anni di attività visti attraverso i giornali, Memorie dell'Accademia Urbense (nuova serie) n. 15, Ovada 1995, 52 pp
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Dalla Presentazione:

È con vero piacere che accogliamo nella nostra collana questa pubblicazione che illustra l'attività di un Istituzione che da anni si è fatta luogo di incontro e di diffusione di un aspetto molto particolare della nostra civiltà materiale, 'Il Museo Storico dell'oro italiano'.
L'Accademia Urbense rivendica l'averne accompagnato i primi passi quando il Dr. Giuseppe Pipino, che del Museo è fondatore e instancabile animatore, ne poneva, con le sue ricerche storiche, le necessarie premesse. La raccolta dell'oro è iniziata nella più remota antichità, ma le prime testimonianze certe risalgono all'anno 1000 e al 1212 affermava Pipino, citando i documenti in oggetto, durante una conferenza tenuta ad Ovada nel 1979, che dava l'avvio a questa collaborazione e che ricordo ancora con piacere. Seguiva poi, nell'81: «La corsa all'oro nell'Orba» a Silvano, che ha iniziato a render popolare la passione per questa attività.
Frattanto i materiali che Pipino andava raccogliendo dagli anni '70, nel corso di ricerche storiche e minerarie sui giacimenti auriferi della Val Gorzente e sulle sabbie aurifere dell'Orba, andava accumulandosi. In seguito l'aver esteso queste ricerche praticamente a tutta Italia lo portava a raccogliere una messe tale di dati e di testimonianze da dar origine, quasi naturalmente, nel 1981, al museo, la cui prima sede era Casal Cermelli.
Successivamente, l'offerta dell' Amministrazione di Predosa che metteva a disposizione più ampi locali, faceva trasferire il Museo in quel Comune.
Da allora si sono succedute le iniziative che vasta eco hanno destato in campo nazionale ed anche internazionale, risonanza testimoniata dalla mole di notizie apparse sui giornali, di cui la presente raccolta rappresenta soltanto una scelta. Meno nota, ma indicativa del valore culturale del Museo, è la collaborazione richiesta e fornita a varie università per la compilazione di Tesi di Laurea (Torino, Milano, Perugia, etc...), al Politecnico di Torino, all'Associazione Nazionale degli Ingegneri Minerari, al Corpo Forestale dello Stato. L'ultima di queste collaborazioni, in ordine di tempo, è quella con l'Associazione Mineraria Subalpina, alla cui mostra, in corso di svolgimento, partecipano materiali provenienti dal museo.
Tutto questo grazie soltanto all'opera disinteressata ed entusiasta del Dr. Pipino, coadiuvato talora da altri appassionati, e senza gravare minimamente sulle casse del Comune.
Poiché i locali, in cui oggi il Museo è ospitato, sembrano destinati a sparire, mi piace concludere questa presentazione, con l'augurio che l'Amministrazione Ovadese, come ha trovato degna sede al Museo Maini, sappia offrire generosa ospitalità a un'istituzione che si è resa tanto benemerita.

Alessandro Laguzzi
Accademia Urbense