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Memorie dell'Accademia Urbense


Ernesto Leardi, Giovanni Leardi, Alla scoperta dei monti dell'Oltregiogo Ligure - Piemontese, Memorie dell'Accademia Urbense (nuova serie) n. 27, Ovada 1999, 104 pp.

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Dalle prefazioni:

Non è agevole valutare criticamente ed individuare l'ispirazione più recondita di quest'opera, data la ricchezza e la diversificazione dei temi trattati.
L'oggetto di indagine degli autori si incentra sul Parco Capanne di Marcarolo e si ricollega quindi direttamente alla precedente pubblicazione "Il parco Capanne di Marcarolo e dintorni" ediz. 1997, a firma degli stessi fratelli Leardi. Il precedente approccio al territorio, nel tentativo di non lasciarsi sfuggire tutte le tematiche storiche, etnografiche e naturalistiche che lo caratterizzano, è sfociato in un' opera che gli autori stessi hanno definito una "miscellanea" di voci che sorgono dal Parco, siano esse argomenti di storia o di attualità connesse all'istituzione del Parco stesso.
Tale diversificazione di tematiche suggerisce certamente una prima impressione di frammentarietà che trova un filo conduttore solamente in certi spunti di fondo che si ripetono e che riconducono il tutto ad unità logica e concettuale, come ha opportunamente commentato il prof. Francesco Surdich dell'università di Genova.
La presente pubblicazione ha per oggetto tematiche forse più prosaiche, ma intese a ricordare e preservare usi e tradizioni che forse andrebbero irrimediabilmente perduti per le nuove generazioni a causa della difficoltà di sintonizzarsi su specifici argomenti.
Ecco quindi che l'indagine, spogliata degli orpelli squisitamente storici, si dirige essenzialmente ad un approccio diretto con la natura od a temi che destano interrogativi su un progresso calato troppo in fretta nel passaggio epocale dalla civiltà contadina a quella postindustriale.
In sostanza, ciò che più preme agli autori è l'intento di trasmettere alla presente ed alle generazioni che seguiranno il phatos per tutto ciò che irrimediabilmente non potrà più ripetersi e che potrà rivivere retrospettivamente solamente attraverso la ricostruzione storica. In questa dimensione assurge a centralità di tematiche la rivisitazione della "Cascina Montanara" e l'indagine etologica, vuoi pure anche attraverso la ricerca culinaria di squisite ricette e giacimenti gastronomici, esaltati dall'uso delle essenze aromatiche profuse da questo Appennino Ligure-Piemontese, ove la mano sapiente della natura ha miscelato in perfetto equilibrio tramontana e venti di mare. Un plauso dunque da parte mia per l'impegno profuso dagli autori nell'approfondimento degli aspetti naturalistici ed etologici del nostro Appennino, impegno che si è tradotto in una preziosa guida per tutti coloro che intendono apprezzare le voci più recondite di questo stupendo territorio. Un vivo ringraziamento va anche all'architetto Andrea Gandino di Ovada che ha voluto commentare iconograficamente l'opera con somma perizia nella scelta delle immagini.


Mara Scagni
Assessore alla Pubblica Istruzione
della Provincia di Alessandria