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          L'ACCADEMIA URBENSE ritiene 
            di fare cosa grata ai Soci - e doverosa in relazione ai fini che essa 
            si propone - riunendo in un opuscolo i testi delle epigrafi o lapidi 
            che nei tempi passati e recenti sono state poste, in Ovada, a ricordo 
            di avvenimenti o persone meritevoli.
            Su questo argomento ha già scritto Gino Borsari in "La 
            nostra Ovada" (Tipografie Domenicane, Alba, 1968) e in "Spunti 
            di Storia Ovadese" (idem, 1971) e molto materiale è raccolto 
            nel manoscritto inedito di Vincenzo Torello sulle Memorie Ovadesi. 
            di cui l'Accademia Urbense ha fatto eseguire una trascrizione.
            Nel presente opuscolo vi sono le fotografie delle lapidi antiche, 
            più o meno corrose dal tempo, nonché i testi di quelle 
            esistenti nelle varie Chiese o esposte al pubblico nelle vie, e delle 
            altre di cui ci è giunta memoria.
            Sia ben chiaro che questo scritto non è un libro, ma solo una 
            raccolta di epigrafi con qualche parola di spiegazione (e già 
            così, strada facendo, ne è nato un opuscolo più 
            grande di quanto si pensasse) fatta allo scopo di conservare e tramandare 
            le memorie cittadine.
            L'A ccademia Urbense sarà grata a chi facesse pervenire notizie, 
            precisazioni e documenti interessanti l'argomento qui trattato.
          
            Giorgio Oddini